Poggio Morico

Poggio Morico

La denominazione Poggio Morico trae origine dal nome “Morico” quale figlio di Guido, che si trova citato già nel 1066 quale testimone in una donazione fatta da un certo Goffredo di Aldebrando alla Badia di S. Nicolo di Campolongo; in origine il nome del castello era “Poggio dei figli di Morico”.

È stato ed è anche chiamato Poggio di Sopra (già nel 1514 “Poggio de Sopre”) o Superiore per distinguerlo da Poggio S. Dionisio o Inferiore.
 
Sembra che i castelli di Poggio Morico e del vicino Monte Luciano fossero stati distrutti dal bellicoso signore di Casacastalda, Monaldo, in contrasto coi figli di Morico proprietari dei due castelli.
Nel 1232 a Poggio Morico risultavano 57 fuochi (famiglie) e ciò porta a ritenere che i colli, un tempo, fossero abitati più della pianura: nel XVI secolo infatti si contavano solo 30 famiglie.
 
Poggio Morico, dunque così chiamato per la presenza di membri della casata "Morici", è sempre stato fedele ad Assisi che lo ha difeso come ad esempio nel 1380, allorché rinforzò il castello per mezzo di Bartoletto di Techia di Assisi per timore di Carlo di Durazzo, stanziato a Torchiagina al servizio di Perugia.
Nel 1497 Poggio Morico risultava tra i castelli più danneggiati da parte dei Baglioni di Perugia, in lotta contro Assisi, che tuttavia mantenne il castello nella propria giurisdizione comunale fino al 1929, anno in cui è entrato a far parte del territorio di Valfabbrica.
 
Nella chiesa di San Giovanni Battista, originaria del XII secolo, si possono ammirare alcuni affreschi medioevali restaurati.