Chiesa di San Michele Arcangelo - Giomici
L’origine della Chiesa di San Michele Arcangelo di Giomici risale al 1154 e fu edificata dagli eugubini per celebrare un’importante vittoria sui nemici, probabilmente la battaglia del 1151 vinta da Gubbio contro 11 città confederate capeggiate da Perugia.
L’altare presenta una grande tela raffigurante S. Michele Arcangelo che è la copia del dipinto seicentesco di Guido Reni che si trova a Roma; la ceramica policroma che lo incornicia è invece originale del XVII secolo e in stile “robbiano”, attribuita all’artista gualdese Francesco Biagioli detto “il Monina”.
Le pareti presentano degli affreschi del XV secolo, per lo più frammentati con immagini votive, alcuni dei quali attribuiti al noto pittore Matteo da Gualdo: l’”Annunciazione” e “San Michele Arcangelo”.
La porta di ingresso originale, ancora visibile come sagoma, si trovava nella parete a sinistra dell’altare, ovvero all’interno delle mura del castello.
Nei tempi antichi a Giomici l’attività religiosa era molto fervente, poiché dalla documentazione si rileva l’esistenza di molte associazioni, confraternite, devozioni e feste dedicate a santi ritenuti protettori.